Il velo
Il velo che copre il capo della sposa viene fatto risalire ai tempi in cui nelle antiche culture del nord Europa l’uomo copriva con un lenzuolo la donna che aveva deciso che sarebbe diventata sua moglie, per rapirla. Successivamente, con i matrimoni combinati, il velo serviva a occultare il volto della donna fino a matrimonio avvenuto, in modo evitare un possibile rifiuto da parte dell’uomo, non contento dell’aspetto della promessa sposa. Oggi invece, al contrario, il velo simboleggia il rispetto dello sposo per la donna, che non viene scelta per la sua bellezza esteriore ma per quella interiore. Decisamente simbolico anche l’atto mediante il quale lo sposo solleva il velo della sposa, simbolo di verginità, che verrà tolta proprio dallo sposo.
I confetti
Sembra che risalgano addirittura al periodo romano, in cui delle specie di caramelle con al centro la mandorla venivano lanciate per festeggiare sia le nascite che i matrimoni. Ma anche nel Medioevo si aveva l’abitudine di preparare, o ‘confezionare’, appunto della frutta secca ricoprendola con del miele. I confetti simboleggiano essenzialmente la garanzia dell’amore eterno, della fecondità e della discendenza per i giovani sposi. La tradizione vuole che il confetto per il matrimonio sia bianco, a rappresentare la purezza della sposa.
Il riso
Un altro simbolo di fertilità e prosperità è costituito dal riso che viene lanciato sugli sposi all’uscita dalla chiesa. Risale a un antico rito pagano che consisteva nel lancio di semi sui giovani sposi, semi che avrebbero passato alla coppia la loro forza e soprattutto la loro fertilità. Una tradizione, quella del riso, che oggi è messa a dura prova, poiché in sempre più luoghi, sfortunatamente, non è consentito lanciarlo.
Le fedi all’anulare sinistro
Simbolo di fedeltà dell’uno nei confronti dell’altra, le fedi, con la loro forma circolare significano armonia, eternità e sincerità della parola data. Non è chiara la data dell’introduzione delle fedi in Europa, ma si sa che già nel XVI secolo alcuni testi facevano riferimento a degli anelli di matrimonio portati unicamente degli uomini, mentre è solo nella seconda metà del XIX secolo che i testi documentano di un anello coniugale portato da entrambi i sessi. La scelta dell’anulare sinistro per le fedi risale invece secondo alcuni alla Grecia del III secolo a.C. in cui si spiegava che una vena che parte dall’anulare sinistro arriva fino al cuore. Anche per i Romani l’anulare aveva delle proprietà guaritrici e terapeutiche ed è per questo che i medici utilizzavano unicamente questo dito per mischiare le loro pozioni. La vena dell’anulare sinistro compressa da un anello sarebbe stata dunque garanzia di amore duraturo
Fonte Matrimonio
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